Sali minerali e vitamine sono elementi classificati come micronutrienti. Devono questa classificazione al fatto che vanno assunti in quantità ridotte rispetto ai macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) ma hanno ugualmente un ruolo essenziale. Difatti, il loro contributo si evidenzia a carico di tutti quei processi metabolici che fanno si che il corpo possa lavorare al meglio. Con il passare degli anni, alcuni di questi passaggi possono rendersi meno fluidi incorrendo in problematiche o, in alcuni casi, in vere e proprie patologie.
Pensiamo al caso della carenza delle vitamine B12 e B6 e la perdita di tono muscolare. Oppure ancora, al caso dell’abbassamento delle difese immunitarie causato da una carenza di vitamina C. Ultimo esempio è quello dell’impoverimento di calcio da parte delle ossa con la conseguente condizione nota come osteopenia o osteoporosi.
Il modo per poter contrastare questo fisiologico deperimento porta prevalentemente a scegliere di ricorrere ad improbabili terapie con multivitaminici ed integratori i quali presentano un enorme problematica legata alla capacità del nostro corpo di poter utilizzare realmente queste sostanze. Anche in questo caso, spiego quanto detto con l’esempio dell’osteopenia.
Trattandosi di un impoverimento di calcio osseo, si ricorre spesso ad integrare il calcio senza pensare che le molecole che permettono la sua fissazione nelle ossa sono due vitamine: la D e la K. Negli alimenti, la contemporanea presenza di più complessi vitaminici e di sali minerali è propedeutico proprio ad aumentarne al massimo l’assimilazione ed il beneficio per il nostro corpo. Questa è una peculiarità degli alimenti e manca negli integratori. Non a caso, questi ultimi hanno dosaggi molto alti di ogni elemento. Esistono alcuni abbinamenti utilissimi soprattutto nella terza età. In primis, l’abbinamento consigliato tra vitamina C e ferro.
In questo caso, la vitamina C aumenta l’assimilazione del ferro, utile per la produzione di globuli rossi e a contrasto dell’anemia. Pensando alla dieta, un abbinamento consigliato è quello dei pomodori con i legumi o del limone sulle verdure a foglia verde. Un secondo tipo di abbinamento consigliato è quello tra la vitamina D e gli alimenti ricchi in calcio. La combinazione di questi elementi aumenta la fissazione del calcio nelle ossa, favorendo la loro mineralizzazione. In questo caso, si sposano bene tra di loro le uova (vitamina D) con le verdure a foglia verde (calcio) così come i latticini (vitamina D) con i legumi (calcio).
Infine, vorrei descrivervi anche un caso di interazione negativa, ossia quella tra la camomilla ed il ferro. La camomilla andrebbe a ridurre l’assorbimento di ferro, soprattutto quando questo dovesse essere assunto a contrasto di una anemia. Il segreto è quello di seguire un regime alimentare non esclusivo, che includa tutti gli alimenti. In questo contesto, la scienza ci viene in supporto confermando che la Dieta Mediterranea è il regime medio adattato a raggiungere questo obiettivo.