I pensionati escono da una crisi profonda ma sono ancora in piedi e più forti che mai. E’ quanto hanno ripetuto ieri all’evento clou della Festa 2022 di CNA Pensionati, tornata dopo una pausa di 2 anni dovuta alla pandemia a Marina di Cutro presso il Serenè Village. Una festa dedicata quest’anno al cinema con l’evento di punta di ieri dal titolo “La commedia italiana: tanto lavoro per i nostri artigiani”, alla presenza di Giovanni Giungi, Presidente di CNA Pensionati, Dario Costantini, Presidente CNA Nazionale, Filippo d’Andrea Segretario CNA Pensionati, Luca Manfredi regista e figlio del grandissimo Nino Manfredi e due autentiche leggende del cinema italiano: Giancarlo De Leonardis, acconciatore di tutti i grandi del cinema italiano e Sissi Parravicini, costumista e vincitrice di premi prestigiosi come il nastro d’argento e ciak d‘oro.
“Abbiamo perso con il Covid 1500 nostri associati - ha ricordato il Presidente di CNA Pensionati Giovanni Giungi in apertura dell’evento - ma la tenacia che ci contraddistingue ci ha dato la forza di ricominciare e oggi siamo qui a festeggiare”. “Le persone anziane vanno tutelate - ha continuato Giungi - e per questo noi ci battiamo su tutti i tavoli: per noi è vitale la tutela della salute che richiama a una profonda trasformazione del sistema sanitario nazionale e assicurare agli anziani pensioni dignitose per poter vivere”. “Chiediamo per questo una rivalutazione delle pensioni sulla base dell’indice europeo IPCA non quello ISTAT - ha chiarito il Segretario di Cna Pensionati Filippo D’Andrea - perché tiene conto di più delle spese che incidono sui pensionati: sanità e beni alimentari. Vogliamo anche la presa in carico con urgenza della gestione delle liste d’attesa che, di fatto, bloccano la fruizione delle cure nel breve periodo”.
La serata di ieri, dedicata al cinema, è stata tuttavia incentrata sul valore dell’artigianato italiano.
“Il valore enorme dell’artigianato nel Made in Italy - ha detto Giungi - è testimoniato oggi dalla presenza di questi grandi artigiani del cinema senza i quali un nostro asset culturale celebre nel mondo non sarebbe stato lo stesso”.
Un concetto, questo, largamente ribadito anche dagli ospiti presenti e protagonisti della tavola rotonda, in primis dal Presidente Nazionale CNA Dario Costantini intervenuto alla manifestazione. “Le mani degli artigiani sono e saranno sempre il grande valore su cui questo Paese potrà contare per affrontare il futuro e le sue grandi trasformazioni dell’era digitale, questo non cambierà mai. Ecco perché la trasmissione del sapere degli artigiani pensionati è un investimento strategico su cui dobbiamo puntare”. Costantini ha tenuto a ricordare l’importanza dell’artigianato nel cinema e di come la Confederazione abbia preso a cuore questo settore grazie a CNA cinema che associa le imprese del comparto. “Dopo la crisi del 2007 - ha chiarito Costantini - ci avevano spiegato che la piccola dimensione di impresa tipica dell’artigianato sarebbe stata fatale a migliaia di aziende poco strutturate e incapaci di confrontarsi con una economia globalizzata. Siamo ancora qua, a lavorare, a vincere sul mercato, a vendere il Made in Italy con il 60% delle nostre pmi, grazie al sapere artigiano che si tramanda di generazione in generazione”. “Sono figlio di pensionati artigiani - ha aggiunto - conosco il valore del saper fare delle generazioni passate e oggi una delle sfide che siamo chiamati a affrontare e vincere è propio quella di spiegare ai giovani come sporcarsi le mani con i mestieri sia una sfida strategica per il futuro. Per fare questo abbiamo bisogno proprio di tramandare il sapere dei nostri pensionati”. “Questi ultimi - ha concluso il Presidente della CNA - vanno tuttavia aiutati, non è possibile che le stesse persone protagoniste del boom economico degli anni ’60, quelli che hanno portato il nostro paese fra le prime potenze economiche del mondo debbano fare i conti con pensioni basse, erose dall’inflazione e dalle spese sanitarie crescenti”.
Sissi Parravicini, costumista di teatro e, con Pupi Avati, del film Magnificat con il Nastro d’argento, ha ribadito il concetto e espresso il suo stupore proprio per la perdita della nostra identità culturale più profonda. “L’opera è italiana, la musica è scritta in italiano - ha detto - quando lo abbiamo dimenticato? La mia collaborazione con le sarte era decisiva: senza il loro sapere nella lavorazione dei tessuti i film non sarebbero gli stessi”. Giancarlo De Leonardis, acconciatore, una autentica celebrità del cinema italiano ha raccontato, fra altri aneddoti, i suoi esordi ne ‘Il Gattopardo’ e la sua lunga collaborazione con Nino Manfredi, oltre che con Alberto Sordi, Monica Vitti, Ugo Tognazzi e star americane come Bette Davis. “Gli artigiani - ha raccontato - erano l’asse portante del cinema: falegnami, muratori, i sarti dei costumisti, parrucchieri, truccatori. Il set senza di loro non poteva essere allestito. Noi eravamo anche ispiratori dei registi: era mio il vestito di Manfredi in 'Pane e cioccolato’, suggerito dopo giorni di ricerche, mia l’idea della ricrescita dei suoi capelli dell’emigrato fallito nella scena finale”. “Mio padre - ha chiarito da parte sua Luca Manfredi - era un artigiano della recitazione: stessa cura, stessa ricerca, stessa precisione quasi maniacale, stesso talento nel costruire il suo personaggio in un film. Qualcuno lo definì, non a caso, il cesellatore del copione”.
L’iniziativa è stata moderata da Paolo Bolano Presidente du Cna Pensionati Calabria, giornalista, che ha ricordato come i pensionati artigiani spesso lavorino anche dopo gli 80 anni e il grande valore della sua regione chiamata, come tutto il Sud, a cogliere l’opportunità dei finanziamenti del Pnrr come chance imperdibile di sviluppo.