Campagna vaccinale da accelerare e rendere efficace e riforma del sistema sanitario nazionale verso il potenziamento della sanità territoriale. I passaggi del discorso in ambito sanitario del neopresidente del Consiglio Mario Draghi confortano Giovanni Giungi, Presidente nazionale di Cna Pensionati.
“Speriamo che questa volta alle parole seguano finalmente i fatti – commenta Giungi – si tratta di temi al centro delle richieste di Cna Pensionati da molto tempo e, sul fronte della riforma sanitaria, discussi con il ministro della salute Roberto Speranza già nel dicembre 2019. Purtroppo poi è scoppiata la pandemia la quale ha messo in luce che dove la sanità territoriale è più debole i morti sono stati maggiori”.
Discorso a parte meritano i vaccini, altro nodo cruciale che preoccupa gli anziani. Un tema che Draghi ha affrontato con forza.
“Gli scienziati in soli 12 mesi hanno fatto un miracolo: non era mai accaduto che si riuscisse a produrre un nuovo vaccino in meno di un anno. La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuirlo rapidamente ed efficientemente” - ha detto il Presidente del Consiglio nel suo discorso al Senato per ottenere la fiducia.
Accelerare la vaccinazione è stata dunque la parola d’ordine, così auspicato da Cna Pensionati nelle scorse settimane proprio per bocca del Presidente Giovanni Giungi.
“Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari – ha continuato Draghi - Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private. Facendo tesoro dell’esperienza fatta con i tamponi che, dopo un ritardo iniziale, sono stati permessi anche al di fuori della ristretta cerchia di ospedali autorizzati”.
Dobbiamo soprattutto imparare “da Paesi che si sono mossi più rapidamente di noi disponendo subito di quantità di vaccini adeguate – ha aggiunto il neopresidente del Consiglio - la velocità è essenziale non solo per proteggere gli individui e le loro comunità sociali, ma ora anche per ridurre le possibilità che sorgano altre varianti del virus”.
Un altro passaggio cruciale del suo discorso, di particolare interesse per gli anziani, è stato, appunto, la necessità di mettere mano a una riforma del sistema sanitario nazionale.
“Sulla base dell’esperienza dei mesi scorsi – ha chiosato Draghi - dobbiamo aprire un confronto a tutto campo sulla riforma della nostra sanità. Il punto centrale è rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria). È questa la strada per rendere realmente esigibili i ‘Livelli essenziali di assistenza’ e affidare agli ospedali le esigenze sanitarie acute, post acute e riabilitative”. “La casa come principale luogo di cura - ha concluso - è oggi possibile con la telemedicina, con l’assistenza domiciliare integrata”.
“Le parole del Presidente del consiglio ci confortano e ci danno speranza – ha concluso Giungi – questa è proprio la direzione da noi auspicata sia in tema di campagna vaccinale che sul fronte sanitario. Gli anziani si stanno facendo vaccinare in massa e chiedono solo di poterlo fare velocemente e in sicurezza. Una volta usciti da questo incubo, tuttavia, la lezione da imparare è che il territorio e la propria casa – con l’ausilio anche delle nuove tecnologie e dell’assistenza domiciliare- debbono diventare il luogo di cura primario soprattutto per gli anziani e i non autosufficienti, una fetta della popolazione che è destinata a diventare presto quasi un terzo della popolazione italiana”.