Confusione, preoccupazione e ansia. La campagna vaccinale con il vaccino AstraZeneca partita male con la somministrazione ai soli under 65 e poi improvvisamente a tutti, sta procedendo peggio.
Di ieri il blocco del vaccino in Italia, insieme a quasi tutta Europa, a causa di morti sospetti e eventi di trombosi, ha gettato nello sconforto gli anziani, categoria in prima linea minacciata dal Coronavirus. In attesa della valutazione da parte dell’Agenzia del farmaco Europeo, l’Ema, la campagna vaccinale appena lanciata da Draghi subisce una brutta battuta d’arresto.
Il commento dell’EMA
"Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver provocato questi eventi, ma l'Ema sta conducendo un'analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici" e sta valutando "caso per caso le reazioni sospette" - ha assicurato Emer Cooke, direttore esecutivo dell'Ema durante una conferenza stampa di oggi. "Dobbiamo fare un'analisi scientifica approfondita per dare una risposta sul vaccino di AstraZeneca” - ha aggiunto. "Prendiamo la situazione molto sul serio, e per questo abbiamo coinvolto esperti anche di trombosi. Ad oggi noi siamo fermamente convinti che i benefici di AstraZeneca superino gli effetti collaterali e attualmente non ci sono indicazioni di correlazione tra vaccino e incidenti” - ha aggiunto Cooke.
Chi ha bloccato la vaccinazione
Intanto però in Italia così come in Austria, Francia, Germania, Svezia, Spagna, ma anche Estonia, Lituania, Lettonia e Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Bulgaria, Norvegia e Islanda il vaccino è sospeso. Psicosi? Certo la paura di sbagliare e fare scelte impopolari non aiuta i governi. La decisione di sospendere l’uso del vaccino in Italia, secondo il Ministro della Salute Roberto Speranza, è “di natura precauzionale ed è emersa dopo una valutazione dell’istituto tedesco per i vaccini”, che ha sospeso AstraZeneca in seguito a episodi di trombosi venosa cerebrale.
Cosa succede in Italia
In Italia le morti sospette sono 4: 2 avvenute in Sicilia, 1 Piemonte e 1 nel Lazio. Sotto la lente anche altri episodi anche in Campania dove un’insegnante versa in condizioni critiche. Si tratta di casi in cui è stata sporta denuncia con decessi anche lontani di oltre 10 giorni dalla somministrazione del vaccino. Il caso del Piemonte l'autopsia ha escluso il collegamento. Per gli altri il nesso causa effetto fra vaccino e morte è tutto da dimostrare.
I numeri delle reazioni avverse ai vaccini
Li cita il Corriere della Sera: i dati più numerosi vengono ovviamente dalla Gran Bretagna, che ha somministrato 10,7 milioni di dosi Pfizer e 9,7 milioni di dosi AstraZeneca.
Tra tutte le segnalazioni spontanee del Regno Unito ricevute tra il 4/01/21 e il 28/02/21 su AstraZeneca ci sono stati:
- Trombosi venosa profonda, 14 casi;
- Embolia polmonare (una conseguenza di un evento di trombosi), 13 casi;
- Trombocitopenia (mancanza di piastrine), 12 casi.
Tra tutte le segnalazioni spontanee del Regno Unito ricevute tra il 9/12/20 e il 28/02/21 su Pfizer ci sono stati:
- Trombosi venosa profonda, 8 casi;
- Embolia polmonare, 15 casi;
- Trombocitopenia, 13 casi.
Ma qual è l’incidenza di eventi tromboembolici nella popolazione in generale? Sono 1 a 1.000 negli adulti tra 40-50 anni, 1 a 100 negli anziani e nei giovani fino ai 30 anni 1 a 10.000. Sulla linea temporale, per quanto riguarda l’Italia “ci si può attendere circa 60mila casi all’anno, 1.150 alla settimana, 166 al giorno” e questo indipendentemente dalla vaccinazione, ha spiegato Andrea Cossarizza, professore ordinario di Patologia generale e Immunologia all’Università di Modena.
La campagna vaccinale lanciata da Draghi
Di due giorni fa il Piano rivisto da Draghi che però oggi già risulta in forse. Alcuni numeri: 500 mila vaccini somministrati al giorno entro metà aprile. L’arrivo di 15 milioni di dosi entro aprile, 52 a fine giugno sino ad arrivare a 84 milioni a settembre di cui 24 milioni di dose della sola AstraZeneca. Immunità di gregge al 60% a luglio, al 70% fra agosto e settembre, all’80% a ottobre. Coinvolti a tappeto tutti i sanitari: medici di base, sportivi, militari, pediatri, specializzandi, dentisti. Alla bisogna farmacisti e infermieri. Vaccinazioni anche presso palestre, scuole, siti produttivi, grande distribuzione, strutture di associazioni e Conferenza episcopale italiana. E ora?
L’appello di CNA Pensionati
“Quello che chiediamo è chiarezza e rapidità - commenta Filippo D’Andrea Segretario Nazionale di Cna Pensionati – una campagna vaccinale efficiente e veloce è essenziale per salvare la vita a centinaia di italiani, per lo più over 60. Quello che ci chiediamo oggi è cosa succederà ora? Sino ad oggi la somministrazione di AstraZeneca aveva già sollevato perplessità. Bloccata la sperimentazione poi ripresa, quindi una somministrazione ai soli under 65, infine improvvisamente a tutti. Regioni in ordine sparso con grandi ritardi per gli anziani, per i quali chiediamo comunque una corsia preferenziale per il vaccino Pfizer e Moderna. Ci importa tuttavia che le tappe del nuovo Piano vaccini non siano disattese, altrimenti non ne usciamo”.