Dal 4 maggio consentiti gli spostamenti nella regione per la visita a genitori e nonni ma con tutte le precauzioni del caso. Aperture giardini pubblici e celebrazioni funerali mantenendo la distanza di sicurezza
Annunciata ieri dalla conferenza stampa del Presidente del Consiglio e seguita dalla firma del Dpcm 26 aprile 2020, l’Italia si prepara ad entrare nella cosiddetta fase due per il contenimento dell'emergenza Covid-19.
Convivenza con il virus. Le nuove misure avranno validità dal 4 al 18 maggio: sarà una fase di convivenza con il virus durante la quale sarà importante continuare a mantenere le distanze di sicurezza, così come l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. La parola d’ordine rimane precauzione: per tutti ma in particolare per gli over65 e le persone maggiormente esposte al rischio contagio. Si legge nel decreto che: “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”.
Possibilità visite ai parenti. Tra le novità più importanti introdotte dal decreto per anziani e nonni, gli spostamenti all’interno di una stessa Regione che saranno consentiti, sempre con autocertificazione, anche per ragioni di visita ai propri congiunti (oltre ai motivi di lavoro, salute o necessità). Con le dovute accortezze del caso sarà possibile tornare a vedere i parenti prossimi: “Vogliamo consentire ai nipoti di far visita ai loro nonni – sono state le parole del Presidente Conte - ma con rispetto della distanza e uso della mascherina. Non autorizziamo party familiari. Tantomeno con amici”. Rimane comunque confermato il divieto di assembramento anche in luoghi privati.
Altre misure di interesse. Il dpcm prevede la riapertura dal 4 maggio di ville e giardini pubblici, ma dovranno essere mantenute le distanze di sicurezza (i singoli comuni potranno eventualmente chiudere le zone in cui non sarà possibile mantenere la vigilanza per il mantenimento del distanziamento sociale). Il Presidente Conte ha ricordato anche i tanti decessi che si sono verificati in questi mesi di pandemia, morti che hanno riguardato soprattutto la popolazione anziana. Nella fase due torneranno ad essere consentite le cerimonie funebri, ma alla funzione sarà permessa la presenza al massimo di 15 congiunti. Ancora allo studio, invece, un protocollo che consenta quanto la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza che quindi, al momento, rimangono ancora vietate.