Decreto "Io resto a casa", tutte le regole da seguire in tutta Italia. L’invito è quello a rimanere nelle proprie abitazioni con spostamenti ammessi soltanto per comprovati motivi di salute, necessità o lavoro. Focus sugli anziani.
È entrato in vigore il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 recante le nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. Il provvedimento estende le misure di cui all'art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 in tutta Italia vietando ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le misure in estrema sintesi. Attraverso la formula di “divieto di assembramento di persone” si indica e dispone la chiusura di spazi come cinema, teatri, palestre, musei e nel weekend anche i centri commerciali. Limitazioni per bar e ristoranti che potranno rimanere aperti dalle 6 alle 18. Per i servizi essenziali, come farmacie e negozi di generi alimentari, rimane garantita l’apertura per cui si potrà sempre uscire per fare la spesa e non c’è alcuna necessità di accaparrarsi beni alimentari nell’immediato. Si fermano tutti gli sport, a ogni livello e categoria, anche amatoriale. Chiusura anche per scuole e università e stop alle procedure concorsuali. Le disposizioni del nuovo decreto saranno efficaci fino al 3 aprile 2020.
Spostamenti solo se necessari. Si dovrà evitare di uscire di casa. Si potrà uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si dovrà comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Focus sugli anziani. Particolare attenzione viene posta alla popolazione over 65, maggiormente esposta alle complicazioni di salute dovute al Covid-19.
Già nel dpcm del 4 marzo 2020 era “fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Per gli anziani viene ribadito il consiglio di rimanere a casa ed evitare contatti con l’esterno. Si ricorda che tra le sospensioni ci sono centri ricreativi, sale bingo ma anche tutte le cerimonie civili e religiose: pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
Anche per i visitatori che vogliano andare ad assistere anziani non autosufficienti si sottolinea che “tale assistenza è permessa perché rientra tra le condizioni di necessità” precisando però che “gli anziani sono le persone più vulnerabili cercando, quindi di proteggerle dai contatti il più possibile”.
Fonte Governo.it - www.governo.it