Spetta ai pensionati che hanno superato i 64 anni di età e che percepiscono un assegno non superiore a 1.136 euro mensili, vale a dire due volte il cosiddetto “trattamento minimo”, che per il 2023 ammonta a 568 euro. È la quattordicesima, e anche quest’anno per molti pensionati arriverà con il cedolino di luglio. Coloro che hanno i requisiti per riceverla, ma compiranno i 64 anni dopo il 30 giugno, la vedranno arrivare con il cedolino di dicembre.
Una boccata d’ossigeno per i pensionati a basso reddito in questo momento in cui l’inflazione galoppa e spesso e volentieri si fa fatica a riempire il carrello della spesa o a comprare le medicine. L’importo è variabile e viene calcolato in base al reddito percepito e agli anni di contribuzione che hanno generato il trattamento pensionistico. Il meccanismo di calcolo è un po’ complicato, e tiene conto di diverse variabili. Per questo la forbice è piuttosto ampia: si va da un minimo di 336 euro a un massimo di 655 euro. La quattordicesima, ricorda l’Inps, è una somma aggiuntiva alla pensione che viene corrisposta direttamente dall’istituto di previdenza.
Il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti e quindi, non bisogna presentare alcuna domanda. “Coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano di averne diritto possono” – avverte l’Inps – “in ogni caso, presentare domanda di ricostituzione on line, attraverso il sito internet dell’Istituto, www.inps.it”, oppure rivolgersi al nostro Patronato.
La quattordicesima viene riconosciuta in via provvisoria in presenza delle condizioni prescritte dalla legge, e viene successivamente verificata sulla base dei redditi consuntivi non appena disponibili. Sul sito dell’Inps è disponibile un servizio online per consultare non solo il cedolino mensile, ma anche l’importo della quattordicesima. Come al solito, chi ha difficoltà a navigare sulla rete può richiedere l’aiuto di un familiare più esperto.
Un altro aspetto importante è legato al fatto che la quattordicesima non costituisce reddito ai fini fiscali, e neanche ai fini previdenziali e assistenziali. Ne consegue che non è soggetta a tassazione e non va ad alzare la soglia di reddito, lasciando inalterato il diritto a ricevere altre prestazioni.