Tutti sanno che bere tanto è un’abitudine dannosa per la salute, bere invece con moderazione (uno o due bicchieri di vino o qualche birra) è invece universalmente accettato come qualcosa che non provoca particolari conseguenze al nostro stato fisico. Questa percezione è piuttosto comune, nonostante l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, abbia classificato l’alcool come agente cancerogeno da oltre 35 anni. Stando ai risultati di alcune ricerche scientifiche, qualcuno potrebbe anche pensare che un consumo moderato di alcolici addirittura porti vantaggio alla propria salute, in particolare per il cuore. In conclusione bere poco farebbe bene, anzi il detto dice che “un bicchiere al giorno toglie il medico di torno”.
Per verificare questa idea sono stati condotti numerosi gli studi scientifici finalizzati a valutare l’effetto dell’alcool sul cuore e sui vasi sanguigni.
In alcuni di questi, i ricercatori hanno analizzato il rischio legato alla possibilità di sviluppare ictus, infarto o morte in relazione alla quantità di bevande alcoliche consumate ogni giorno. In particolare alcuni ricercatori dell’University College di Londra sono andati ad esaminare un ampio database cui hanno partecipato circa mezzo milione di cittadini britannici. Per scoprire i rapporti tra alcool e rischio cardiovascolare a tutti i partecipanti era stato chiesto quanto alcool consumavano settimanalmente, e di che tipo.
Una volta intervistati tutti i partecipanti, i ricercatori sono andati a vedere quanti ricoveri dovuti ad eventi cardiovascolari c’erano stati nei diversi gruppi (astemi, bevitori moderati e forti bevitori) durante il periodo di osservazione di circa sette anni. Fatto salvo l’alto rischio cardiovascolare per i forti bevitori, la conclusione è stata che, rispetto ai bevitori moderati, chi non ha mai fatto uso di bevande alcoliche sembra avere un rischio cardiovascolare leggermente più alto.
I non bevitori inclusi nello studio risultavano però essere meno attivi fisicamente, con indice di massa corporea e pressione sanguigna più elevati. È dunque probabile che molti di loro non consumassero bevande alcoliche perché non erano in buone condizioni di salute, e questo poteva falsare il risultato.
C’è da sottolineare inoltre che chi beveva birra e liquori, anche in quantità moderata, aveva infatti un rischio più alto di finire in ospedale per un evento cardiovascolare rispetto a chi beveva esclusivamente vino. Effettivamente ci sono dati che suggeriscono che alcune molecole contenute nel vino siano protettive per la cardiopatia ischemica.
Comunque, anche se chi beve vino potrebbe avere una probabilità più bassa di sviluppare patologie delle coronarie, questi dati rivelano che il rischio per queste persone di andare incontro ad altri eventi cardiovascolari non è particolarmente ridotto.
La conclusione di questo studio si può così riassumere: “l’alcool non ha nessun effetto specifico protettivo sulla salute, anzi se assunto in quantità è associato ad un aumento del rischio cardiovascolare”. Pertanto bevete con molta moderazione e, nel caso, preferendo il nostro vino.