Non vale per tutti ma nel mese di Luglio per molti pensionati arriva la quattordicesima. La cosiddetta quattordicesima è una somma aggiuntiva che viene corrisposta unitamente alla pensione nel mese di luglio o di dicembre di ogni anno, ai soggetti con almeno 64 anni di età e a determinati limiti di reddito personale del pensionato.
Quanto avviene l’accedito
La data prevista è, normalmente, il 1° luglio 2021. Ma l’accredito segue un calendario anticipato a causa dell’emergenza da Covid-19. Per alcuni soggetti, quindi, il ritiro presso Poste Italiane è possibile già a partire dal prossimo 25 giugno 2021.
Cosa prevede la legge
La Legge di Bilancio 2017 oltre ad avere esteso il diritto ai soggetti con reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo, ha introdotto una fascia di garanzia per coloro che si trovano in situazioni reddituali di confine tra i limiti massimi delle due fasce. In tal caso, la somma aggiuntiva viene concessa fino a concorrenza del limite massimo reddituale incrementato dell’importo del beneficio e quindi in misura ridotta. L’importo è diversificato in relazione agli anni di contribuzione, alla fascia di reddito e alla categoria di pensione (lavoratori dipendenti o lavoratori autonomi). Vediamo di capire come funziona.
Importi
Di seguito si riporta una tabella di sintesi sugli importi spettanti della somma aggiuntiva per l’anno 2021.
Fino a 1,5 volte il trattamento minimo - €. 10.053,81
Anni di contribuzione lavoratori dipendenti |
Anni di contribuzione lavoratori autonomi |
Somma aggiuntiva |
Fino a 15 |
Fino a 18 |
€. 437,00 |
Oltre 15 e fino a 25 |
Oltre 18 e fino a 28 |
€. 546,00 |
Oltre 25 |
Oltre 28 |
€. 655,00 |
Fino a 2 volte il trattamento minimo - €. 13.405,08
Anni di contribuzione lavoratori dipendenti |
Anni di contribuzione lavoratori autonomi |
Somma aggiuntiva |
Fino a 15 |
Fino a 18 |
€. 336,00 |
Oltre 15 e fino a 25 |
Oltre 18 e fino a 28 |
€. 420,00 |
Oltre 25 |
Oltre 28 |
€. 504,00 |
Serve una domanda?
In genere, la quattordicesima viene erogata automaticamente dall’INPS. Tuttavia, coloro che non ricevono la somma aggiuntiva e ritengono di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione. In sostanza è possibile recarsi presso un Patronato come il Patronato Epasa-Itaco e chiedere questa verifica all'Inps finalizzata a capire se si rientra o meno nei requisiti. In caso positivo l'istituto di prevodenza provvederà a erogare l'assegno.