Per CNA Pensionati la priorità è aumentare platee e importi della quattordicesima
Al tavolo aperto dal Governo sulla riforma previdenziale e la spesa pensionistica siano invitate anche le associazioni del lavoro autonomo, a partire dal CUPLA il Comitato unitario pensionati lavoro autonomo che dà voce a 5 milioni di pensionati ex-artigiani, agricoltori e commerciati.
L’appello di CNA Pensionati è al Ministro del lavoro Nunzia Catalfo per bocca del suo Presidente Giovanni Giungi. “L’incontro del 7 febbraio scorso – chiarisce Giungi - ha certificato la disponibilità del governo a sostenere le pensioni medio-basse in vista della prossima Legge di Bilancio. È necessario tuttavia chiarire fin dal prossimo DEF le priorità su cui indirizzare le disponibilità economiche previste”.
Lo scorso 27 Gennaio è stato aperto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il tavolo di confronto con i corpi intermedi sul tema della riforma del sistema previdenziale e della spesa pensionistica. Sono state istituite diverse commissioni tecniche che lavoreranno parallelamente al tavolo di confronto con le parti sociali, insieme ad un nucleo di esperti. Per ora, però, al tavolo sono stati invitati solo i sindacati dei lavoratori.
In particolare nel tavolo dedicato al “reddito dei pensionati”, secondo Cna Pensionati, è fondamentale ascoltare la voce in rappresentanza del CUPLA. Anche le più recenti statistiche Istat confermano, infatti, come i nuclei in cui è prevalente il reddito da pensione contrastino efficacemente la povertà e siano un baluardo della coesione sociale. Sostenerle dal punto di vista fiscale e reddituale, secondo l’associazione, è ormai un dovere dopo gli anni della Grande Crisi che hanno visto molto spesso i pensionati supplire la funzione di assistenza e sostegno al reddito familiare in capo al welfare state pubblico.
CNA Pensionati ha proposto nella piattaforma sindacale varata lo scorso Novembre (consultabile sul sito www.pensionati.cna.it) una serie di misure, tra cui il rafforzamento della quattordicesima ai pensionati, in grado di premiare un profilo ben preciso di pensionato: ultra-sessantenne, percettore di un reddito pensionistico dignitoso, con alle spalle una carriera lavorativa virtuosa dal punto di vista della contribuzione.
“Oggi la quattordicesima, il compenso economico aggiuntivo riconosciuto dall’INPS ad alcune tipologie di pensionati – conclude Giungi - prevede ancora una anacronistica suddivisione tra pensionati del lavoro dipendente e del lavoro autonomo. Il che rischia di svilire il positivo messaggio che la misura rappresenta e comunica, su cui tra l’altro si fonda la nostra Repubblica nel primo articolo della Costituzione.”